DALL·E

Un altro software di Intelligenza Artificiale (Ai) per la creazione e le manipolazione delle immagini.
Ma cosa c’è di diverso da Midjourney di cui ho già scritto qui?

Soprattutto il fatto che lavora più specificatamente e con risultati forse più interessanti, con immagini di tipo fotografico, più che illustrazioni concept e fantasy, come per lo più fa Midjourney.
Il funzionamento sostanzialmente sempre lo stesso, basato sull’inserimento di “prompt“, testo descrittivo di ciò che si vorrebbe il software andasse a rappresentare.

La funzione veramente molto, molto interessante, è quella che permette di rielaborare le immagini esempio con la funzione “erase” (cancella), che permette di eliminare parti indesiderate di una immagine.
Ma questa non sarebbe di per sé la funzione più straordinaria, ci sono diversi software dedicati che svolgono egregiamente la funzione, quella più interessante e invece quella che consente di aggiungere alle fotografie le parti mancanti o meglio allargare le stesse con ciò che non c’è, e questa funzione può realmente risultare molto produttiva e pratica.

Se volete approfondire vi consiglierei di guardare questo filmato di Federica Moretti Fotografa.

Vedrete come ha aggiunto parti di sfondo anche importanti di tipo “naturalistico”, a foto con soggetto isolato, con ottimi risultati visto che l’intervento è assolutamente impercettibile, perché la specifica capacità dell’ Ai è quella di “ricreare” ciò che manca, non di agire semplicemente come “clone” (il noto “timbro” di Photoshop).

Peraltro come per MJ, sono sempre 4 le varianti che si vanno ad applicare e quindi si può sceglie sempre quella che riteniamo meglio riuscita.


Ho fatto un personale “esperimento”, mettendo DALL·E alla prova su qualcosa di più complesso che non fossero alberi, cielo e nuvole, per vedere come si comportava e sono partito da alcune mie immagini di foto che ritraggono parti meccaniche.

Immagine di partenza

Questa l’immagine di partenza che ritrae parte di un motore di moto

varianti elaborate

Caricata la foto come immagine tipo e impostato il prompt “meccanica fotorealistica” (in inglese) a indicare che non volevo una interpretazione “artistico-pittorica” di altro genere, quelle qui sopra sono le varianti possibili (tra le tante) che DALL·E ha generato.
Se ingrandite l’immagine cliccandoci sopra, noterete che sebbene meccanicamente parlando, sono verosimilmente parti che motore che non hanno molto senso, la resa realistica c’è tutta e se non si ha un occhio tecnico, potrebbero essere realmente motori non meglio identificati.

In questa immagine, vedete invece la funzione “aggiungi” o “espandi” (definizioni mie), dove partendo dall’immagine originale al centro, spostando quel riquadro dalla sottile linea blu, possiamo andare ad aggiungere tutti i settori che vogliamo nella direzione che vogliamo.

Sino all’immagine qui sotto che è quella a cui mi sono fermato.

È certamente una immagine perfettibile, ma considerate che è un lavoro di una decina di minuti valutando le diverse variabili, in cui per lo più ho voluto sperimentare e “giochicchiare” con il software.


Un altro esempio di immagine di partenza e risultato finale

Interessante qui vedere come l’ Ai, basandosi sul solo angolino inferire sinistro della foto originale, ha interpretato e immaginato tutta una carrozzeria circostante al motore e anche qui in modo tecnicamente opinabile ma del tutto credibile.


Per ultima una prova un po’ più difficile dato che la ricostruzione della parte aggiuntiva era di tipo architettonico e non voleva essere per nulla “fantasiosa” o troppo approssimativa.
Anche in questo caso una mia foto come base di partenza.

Il realismo, pur con qualche imperfezione per gli occhi più attenti, è tale che se dicessi che l’originale era l’immagine più grande che è poi stata tagliata, nessuno dubiterebbe.

Bene, qui mi fermo. Certamente questo un uso anche professionale delle potenzialità di DALL·E molto interessante e che decisamente offre qualcosa di più e di diverso dal sinora più acclamato, discusso e molto utilizzato Midjorney.