Lancia rilancia alla grande il marchio con il concept PU+RA hpe pieno di fascino e di contenuti che non rinuncia a richiami “storici”.
Avevo già scritto un articolo per FUORI.MAG dal titolo “Una storia in attesa di futuro” e sembra che questo futuro sia arrivato.
ESTERNI
Bisogna riconoscere che il design nel complesso è piuttosto originale, scultoreo, caratterizzato da una serie di elementi originali e componenti che si innestano e sovrappongono a un volume fluido, che però rischierebbe di essere abbastanza anonimo senza questa serie di elementi che potremo poi vedere nel dettaglio.
La vista del particolarissimo anteriore ci fa comprendere subito che siamo difronte ad una vettura con motorizzazione completamente elettrica. Interessante il design delle luci led, quella che oggi si definisce come “firma ottica” che propone una forma a freccia con illuminazione progressiva lineare molto d’effetto, Le due luci poste lateralmente al frontale, con quella particolare forma a “razzetto” (non saprei come meglio definirle) diventano indicatori di direzione gialli nelle due “alette” messe a 45°.
Personalmente avrei trovato più elegante proseguire molto più semplicemente la linea orizzontale, le Alette terminali sono due elementi molto squadrati e con una inclinazione che non trova una vera ragion d’essere.
Progressive Green è il nome del colore della Lancia Pu+Ra HPE, colore e nome certamente non scelto a caso con un rimando al “green time” che stiamo vivendo e che si sta “progressivamente” evolvendo. Un colore “verde bluastro”, con riflessi dorati, realizzato con pigmenti di ultima generazione che vuole rendere omaggio alla storica Lancia Flaminia Azzurro Vincennes.
Degni di nota i tondi fanali posteriori che sembrano appoggiare sul nulla, quasi come “anelli di energia” che certo si fanno notare e che richiamano quelli dell’indimenticabile Stratos, il logo LANCIA tridimensionale con il suo elegante font. La “coda del concept però, di nuovo tolti fanali e logo è piuttosto informe e si troppo tondeggiante rispetto il frontale.
C’è poi quella particolare griglia sul lunotto posteriore, una sorta di “veneziana” che troviamo sulla Stratos, ma anche su un’altra HPE, la Lancia Beta del ’70. (Personalmente spero che in via definitiva questa griglia sparisca).
Sin qui i richiami “storici”, ma abbiamo molto di più come l’apertura circolare del tetto inglobato in quello che sembra un cockpit aereonautico, visto come sono mascherati i montanti. Non ho ben compreso come funzioni l’apertura a oblò sul tetto, ma ho qualche perplessità sull’impatto estetico… fa molto “uscita a torretta da autoblindo”.
Quattro iconici cerchi in lega con un bel gioco di design che incorpora il logo e che si inseriscono in un pneumatico appositamente realizzato da Goodyear dal profilo personalizzato e ottimizzato nell’aereodinamica.
Mini specchietti retrovisori che ruotano verso l’alto quando in posizione di riposo, ovviamente dotati di telecamera e non certo di specchi
INTERNI
Gli interni sono più coinvolgenti ed innovativi per le soluzioni adottate, forme del design, materiali e accostamenti sono molto originali e interessanti. Da sottolineare la collaborazione con Cassina che molto si è ispirata ad un concetto di “home-design” più che ad uno specifico interior design automobilistico.
Iconici tavolini tondi realizzati in M49 BioAcetate Renew™Mazzucchelli, divani accoglienti, spazialità, luminosità e materiali (tutti con una attenzione alla sostenibilità) che creano un ambiente unico, coinvolgente e affascinante.
Intriganti sedili anteriori, realmente delle poltroncine – di un bel giallo cromo – che prendono spunto dalle poltrone Maralunga firmate da Vico Magistretti.
Maralunga firmata da Vico Magistretti per Cassina
Sottolineo la soluzione adottata per mitigare la luce proveniente dall’esterno in caso di necessità e considerando l’ampia superficie trasparente: quelle sottili “strisce” orizzontali che sembrano normali serigrafie, sono in realtà fasce che possono variare il grado di opacità sino a diventare veri e propri frangisole, che creano poi intriganti giochi di luce all’interno quasi si fosse seduti sotto un raffinato dehor.
Gli interni dell’ HPE anni ’70
TECNICA
Per questo capitolo dobbiamo affidarci al comunicato ufficiale:
Una vettura 100% elettrica, con una visione del marchio in termini di autonomia con oltre 700 km, tempi di ricarica di poco più di 10 minuti e consumo energetico sotto i 10 kWh/100 km.
Lancia Pu+Ra HPE è la prima vettura dotata dell’interfaccia virtuale S.A.L.A. che ritroveremo sulla nuova Ypsilon. E grazie a S.A.L.A, Lancia sarà infatti il primo marchio di Stellantis a dotarsi delle tecnologie Chamaleon e TAPE(Tailored Predictive Experience), che centralizzano le funzioni dell’audio, della climatizzazione e dell’illuminazione, consentendo di adeguare l’ambiente all’interno della vettura, semplicemente toccando un pulsante o con il suono della voce.
Bene, vi lascio alla solita carrellata di belle immagini per esplorare altri dettagli e prospettive di Pu+Ra HPE(High Performance Electric) in attesa di vederla sfrecciare inevitabilmente silenziosa sulle nostre strade… lei o la versione commerciale che ne deriverà.
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LANCIA riLANCIA – PU+RA hpe
Lancia rilancia alla grande il marchio con il concept PU+RA hpe pieno di fascino e di contenuti che non rinuncia a richiami “storici”.
Avevo già scritto un articolo per FUORI.MAG dal titolo “Una storia in attesa di futuro” e sembra che questo futuro sia arrivato.
ESTERNI
Bisogna riconoscere che il design nel complesso è piuttosto originale, scultoreo, caratterizzato da una serie di elementi originali e componenti che si innestano e sovrappongono a un volume fluido, che però rischierebbe di essere abbastanza anonimo senza questa serie di elementi che potremo poi vedere nel dettaglio.
La vista del particolarissimo anteriore ci fa comprendere subito che siamo difronte ad una vettura con motorizzazione completamente elettrica.
Interessante il design delle luci led, quella che oggi si definisce come “firma ottica” che propone una forma a freccia con illuminazione progressiva lineare molto d’effetto, Le due luci poste lateralmente al frontale, con quella particolare forma a “razzetto” (non saprei come meglio definirle) diventano indicatori di direzione gialli nelle due “alette” messe a 45°.
Personalmente avrei trovato più elegante proseguire molto più semplicemente la linea orizzontale, le Alette terminali sono due elementi molto squadrati e con una inclinazione che non trova una vera ragion d’essere.
Progressive Green è il nome del colore della Lancia Pu+Ra HPE, colore e nome certamente non scelto a caso con un rimando al “green time” che stiamo vivendo e che si sta “progressivamente” evolvendo. Un colore “verde bluastro”, con riflessi dorati, realizzato con pigmenti di ultima generazione che vuole rendere omaggio alla storica Lancia Flaminia Azzurro Vincennes.
Degni di nota i tondi fanali posteriori che sembrano appoggiare sul nulla, quasi come “anelli di energia” che certo si fanno notare e che richiamano quelli dell’indimenticabile Stratos, il logo LANCIA tridimensionale con il suo elegante font. La “coda del concept però, di nuovo tolti fanali e logo è piuttosto informe e si troppo tondeggiante rispetto il frontale.
C’è poi quella particolare griglia sul lunotto posteriore, una sorta di “veneziana” che troviamo sulla Stratos, ma anche su un’altra HPE, la Lancia Beta del ’70. (Personalmente spero che in via definitiva questa griglia sparisca).
Sin qui i richiami “storici”, ma abbiamo molto di più come l’apertura circolare del tetto inglobato in quello che sembra un cockpit aereonautico, visto come sono mascherati i montanti. Non ho ben compreso come funzioni l’apertura a oblò sul tetto, ma ho qualche perplessità sull’impatto estetico… fa molto “uscita a torretta da autoblindo”.
Quattro iconici cerchi in lega con un bel gioco di design che incorpora il logo e che si inseriscono in un pneumatico appositamente realizzato da Goodyear dal profilo personalizzato e ottimizzato nell’aereodinamica.
Mini specchietti retrovisori che ruotano verso l’alto quando in posizione di riposo, ovviamente dotati di telecamera e non certo di specchi
INTERNI
Gli interni sono più coinvolgenti ed innovativi per le soluzioni adottate, forme del design, materiali e accostamenti sono molto originali e interessanti. Da sottolineare la collaborazione con Cassina che molto si è ispirata ad un concetto di “home-design” più che ad uno specifico interior design automobilistico.
Iconici tavolini tondi realizzati in M49 BioAcetate Renew™ Mazzucchelli, divani accoglienti, spazialità, luminosità e materiali (tutti con una attenzione alla sostenibilità) che creano un ambiente unico, coinvolgente e affascinante.
Intriganti sedili anteriori, realmente delle poltroncine – di un bel giallo cromo – che prendono spunto dalle poltrone Maralunga firmate da Vico Magistretti.
Sottolineo la soluzione adottata per mitigare la luce proveniente dall’esterno in caso di necessità e considerando l’ampia superficie trasparente: quelle sottili “strisce” orizzontali che sembrano normali serigrafie, sono in realtà fasce che possono variare il grado di opacità sino a diventare veri e propri frangisole, che creano poi intriganti giochi di luce all’interno quasi si fosse seduti sotto un raffinato dehor.
TECNICA
Per questo capitolo dobbiamo affidarci al comunicato ufficiale:
Bene, vi lascio alla solita carrellata di belle immagini per esplorare altri dettagli e prospettive di Pu+Ra HPE (High Performance Electric) in attesa di vederla sfrecciare inevitabilmente silenziosa sulle nostre strade… lei o la versione commerciale che ne deriverà.
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