PASQUA 2023
Ha fatto il giro del mondo e della “rete” il video di quest’uomo che balla (solo) davanti la bara dell’amata moglie durante il funerale di lei.
Lui è Stephane Voirin, la moglie Agnès Lassalle, insegnante di 52 anni è stata uccisa il 22 febbraio 2023 da uno dei suoi studenti di soli 16 anni con problemi psichici, poco dopo la fine della lezione.
Sebbene Agnès lavorasse in una scuola privata cattolica di Saint-Jean de Luz, nel sud ovest della Francia, non so nulla della fede o del credo suo o di suo marito Stephane, quindi non voglio permettermi di attribuire al suo danzare valori che potrebbero non essere i suoi (o loro), ma quando ho visto questo video, ho pensato subito ad un Amore che va oltre la morte.
Sarà che so bene cosa vuol dire dover salutare chi si ama, sarà che il ballo, il ballare è sempre così bello, coinvolgente, anche catartico se vogliamo, perché si balla – di solito – a suon di musica, altro balsamo per l’anima, ma il ballare di quest’uomo, che veramente non sembra solo e credo, azzardo, in quel momento solo non si sentiva perché danzava con la sua amata Agnès, mi ha fatto pensare alla Pasqua, che non era così lontana, quando il video ha fatto la sua comparsa in rete.
Così l’ho conservato per oggi, per questa Pasqua 2023 che come tutte le altre Pasque che l’hanno preceduta, ci ricorda, ma non solo, ci fa sperimentare, per chi ha il dono di averlo sperimentato, che la morte, non ha l’ultima parola, che la morte non può avere il sopravvento sulla Vita e soprattutto sull’Amore speso in vita o su chi la vita l’ha donata per Amore.
Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo braccio;
perché forte come la morte è l’amore,
tenace come gli inferi è la passione
le sue vampe son vampe di fuoco,
una fiamma del Signore!
(Cantico 8,6)
Dov’è, o morte, la tua vittoria?
Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?
(1Corinzi 15,55)
E tergerà ogni lacrima dai loro occhi;
non ci sarà più la morte,
né lutto, né lamento, né affanno,
perché le cose di prima sono passate.
(Apocalisse 21,4)
Questo tenero, struggente ballo, il danzare di quest’uomo è stato così contagioso, che gli intervenuti al funerale di Agnès, amici, parenti, si sono uniti al ballo di Stephane Voirin, il che mi riporta alla mente:
Beato chi trova in te la sua forza
e decide nel suo cuore il santo viaggio.
Passando per la valle del pianto
la cambia in una sorgente…
(Salmi 83,6-7)
Hai mutato il mio lamento in danza,
la mia veste di sacco in abito di gioia,
(Salmo 29,12)
È con questi pensieri, appoggiato a questi passaggi delle Scrittura (ma ben di più ci sarebbe), che voglio augurarvi BUONA PASQUA, buona Pasqua di risurrezione, di passaggio dalla tristezza alla gioia, da un’esperienza di morte che si trasforma in una di vita.
Uno solo è il Risorto, ma grazie a Dio, non è geloso della grazia a Lui riservata dal Padre, anzi ha scelto liberamente il sacrificio perché a nessuno fosse impedito sperimentare un Vita che va oltre la morte.
Grazie, e buona Pasqua a te. Mi piaceva molto il titolo del tuo blog e mi sono inscritta. Non sempre leggo le newsletter, ma questa ha di nuovo attirato la mia attenzione, e anche se non sono particolarmente praticante (se pur di educazione cattolica) ho partecipato con piacere alla tua meraviglia e al tuo pensiero: nel ricordare questo avvenimento straordinario e il dolore della perdita e il suo superamento nel proseguo della vita, che è condiviso da molti. 🙂
Grazie a te Luisa e benvenuta 😉