LIBRI e MATERIA
Per caso questa mattina, durante una passeggiata nel centro storico della mia città, mia moglie ed io, ci siamo imbattuti in una mostra organizzata negli spazi del Consorzio Creativo di Modena …peraltro, ultimo giorno.
“Librarsi” di Patrizio Marigliano

Il titolo della mostra già anticipava qualcosa del suo contenuto, non solo e non tanto perché non era difficile riconoscere la “materia prima” di queste opere, ma perché le opere stesse portano ad andare al di là della materia da cui sono tratte, a librarsi appunto verso un “oltre”, librarsi lasciandosi trasportare dalle personali sensazioni nel ritrovare qualcosa di familiare e ben conosciuto e nello stesso tempo scoprire qualcosa di nuovo e di inaspettato. Qualcosa di unico…

Un percorso creativo quello di Marigliano che non è opera distruttiva o destrutturante del libro-rivista-magazine-carta stampata, ma al contrario trasmette “amore” per un oggetto che taluni considerano già morto e sepolto nella nostra generazione digitale, quella degli “e-book” (che per il momento non hanno affatto surclassato la carta stampata, sebbene il Libro e tante Librerie stanno vivendo alterne vicende), un oggetto che è sempre stato vivo, non solo per ciò che trasmette e sa regalare, ma perché sa farsi dono, sa farsi amare, viene custodito, conservato, riletto e ri-sfogliato più e più volte nell’arco della sua e nostra vita.
Così in queste opere plastiche, che non dimenticano o nascondono la loro origine, troviamo una materia reinterpretata che si fa quadro, scultura, gruppo, citazione, omaggio, che invita lo sguardo ad indagare ogni singola piega che vive di un movimento apparentemente casuale, che nasconde e talvolta restituisce una frazione del testo e dell’immagine originali.


In conclusione delle opere belle, termine oggi difficilmente applicabile a tanta forma di “arte” proposta qua e là…
Un’ultima annotazione su queste opere che come potete vedere nella galleria a seguire, trovano senso e significato anche nella compenetrazione di materie e oggetti diversi (corde, metalli, altro), notazione in particolare sull’opera che vede uscire dalla pagine di un materico libro, un piccolo aeroplano, un monoposto direi di categoria acrobatica, che mi è molto piaciuta:

Io da ragazzo non correvo come tutti, ieri come oggi, dietro ad una palla… se non disegnavo, leggevo libri, i tipici libri d’avventura per ragazzi prima e gli Urania dopo, e quanti personaggi, mondi, mezzi, ho visto letteralmente uscire da quelle pagine e così, se c’era un aereo, nell’aereo eri seduto e sull’aereo volavi dove l’autore e la tua fantasia ti portavano.
I libri reinventati di Marigliano, restituiscono intatta questa fantasia, la possibilità data ad ogni osservatore di entrare e uscire da queste opere, di domandarsi cosa possono contenere e immaginare dove possono portare queste pagine agitate da una vento creativo che le apre, avvolge, accartoccia in un solo apparente immobilismo.
____________________________________________________________
Per contattare Patrizio Marigliano: patrizio.marigliano@alice.it
Oppure cercate il suo profilo facebook
L’ha ribloggato su Immaginiluoghieparole.