Pentax K-S1 | Un passo avanti nel design
Ricoh ha presentato un nuovo modello di fotocamera Pentax, che al di là delle caratteristiche tecniche, certamente si fa notare e dice qualcosa di nuovo principalmente per il suo design.
Presenta una estrema pulizia e sposa delle linee arrotondate, ma certamente più “tese” di quelle della attuale produzione di reflex o mirrorless con mirino della stessa fascia (non le compatte, le “retrò”, ecc). Evita il “pacioso” tutto gobbe e protuberanze quasi da “bio-design”.
Ha il pregio di rendere la fotocamera piuttosto compatta anche a confronto di “sorelle” della stessa marca…
Qui, nel mezzo, anche l’orrenda K01 di cui mi sono già occupato
…e in più offre una gamma veramente vasta di colori e di abbinamenti nei quali sbizzarrirsi (anche se non tutti esaltanti).
Ma la caratteristica che balza agli occhi anche al meno appassionato, sono i led che campeggiano e lampeggiano, sul bordo della sua impugnatura.
L’illuminazione a led riguarda anche alcuni dei comandi e dovrebbe rendere più intuitivo e funzionale il loro utilizzo.
Ora, sulla questione comandi, può anche essere, bisognerà vedere in pratica, ma sui led dell’impugnatura, mi pare valgano quanto quelli che inseriscono gli americano sotto le loro custom-car o simili… insomma, per fare “scena”.
Ad ogni modo la stessa Pentax così dichiara:
“Nella PENTAX K-S1 l’interruttore generale, la ghiera dei modi, il pulsante OK e l’impugnatura sono dotati di LED che indicano lo stato operativo della fotocamera. Ad esempio, i LED dell’interruttore generale sono verdi durante le riprese fotografiche e passano al rosso nella registrazione dei filmati. Attivando la funzione di rilevamento dei volti, il numero dei LED illuminati sull’impugnatura indica il numero di visi rilevati (???). Questa illuminazione a LED ha anche un’evidente funzione decorativa che ben si abbina agli esclusivi colori offerti per la fotocamera, evidenziandone il look di moderno dispositivo digitale.”
Il limite più grosso che personalmente vedo nel design di questa fotocamera, non è tanto dovuto al corpo macchina quanto agli obiettivi…
Si, perché a ben guardare gli obiettivi montati (che sono senz’altro gli stessi di una gamma compatibile con altri modelli), non appaiono veramente troppo retro-datati? Il design di questa fotocamera, non avrebbe meritato qualcosa di meglio, di “dedicato”, di altrettanto “evoluto”? (Magari senza introduzione di led dalle opinabili funzionalità…)
Comunque, complessivamente un voto positivo e sicuramente un passo avanti che se troverà rispondenza in un più vasto pubblico, non mancherà di essere seguito da altre aziende.
Dal punto di vista tecnico la K-S1 ha un nuovo sensore, sempre di formato APS, da 20 Mpx e privo di filtro antialias e elaboratore d’immagine Prime M II. La sensibilità Iso arriva a 51200, l’autofocus è il SAFOX IXi+ con 11 punti AF di cui 9 a croce. Lo schermo è fisso (peccato) da 3″ e 921.000 pixel. Può riprendere video Full HD e dispone di scene ed affetti speciali. Infine può collegarsi ad uno smartphone con un’apposita scheda di memoria.
Tutti i dettagli sul sito RICOH
Concordo in pieno con le tue osservazioni sul design della Pentax K-S1 che anche a me piace molto. Finalmente qualcosa di innovativo fra le reflex e credo che potrebbe insegnare qualcosa anche alle altre fotocamere. Un bel progresso dalla bruttissima K-01!
Purtroppo gli obiettivi per adesso non sono stati aggiornati al nuovo design e ai nuovi colori e stonano un po’.
Comunque la K-S1, insieme alla Leica T, è l’unica novità estetica nel panorama delle nuove fotocamere. L’unica altra che diceva qualcosa di nuovo, anche se solo parzialmente era la Fujifilm XF1, ma è uscita di produzione. Non mi attirano molto invece le linee “retrò” che però vanno molto di moda, forse per dare più valore e consistenza alla fotocamera per gli occhi del pubblico.
Anche io mi comincio a stancare delle solite reflex con dimensioni spropositate in rapporto alle funzionalità ed al contenuto, specialmente le APS, e rimpiango sempre la purezza di linee delle insuperate Olympus OM1 e OM2 a pellicola.
Ciao, Francesco
Ciao Francesco.
Siamo decisamente in sintonia… della Leica T in effetti volevo scrivere, poi mi è “scappata”. Per i miei gusti sin troppo “minimal” ma certo un gioiellino.
Hai tralasciato volutamente la Lytro? E’ innovativa certo non solo per il design…
Grazie del commento.
La Lytro non la considero ancora una fotocamera usabile per cose serie. Forse in futuro.
Eventualmente sarebbe da considerare la Sigma DP2 Quattro, sia per l’estetica che per i contenuti tecnici.
Ciao, Francesco
Della Sigma mi ero infatti brevemente occupato qui http://wp.me/p20fJu-16I associandola, non per tecnica, appunto alla Lytro 😉
Salve, sono Luca Pietrangeli e dal lontano dicembre 1982 uso Pentax. Il mio intento non è quello di polemizzare, ma solo fare chiarezza su alcuni punti. Ho ancora la mia reflex a pellicola di quel periodo che ogni tanto rispolvero, la Pentax Me Super. Obbiettivi datati? Può anche essere vero, ma io sulla mia non più nuova reflex digitale K20D posso usare anche vecchie ottiche a vite o comunque classici Pentax a baionetta K senza problematiche varie. I vantaggi di Pentax sono diversi. Uno su tutti, lo Shake Reduction sul corpo macchina e non sull’ottica come altri fabbricanti. Metto alcuni link di riferimento. http://www.ricoh-imaging.it/it/5-motivi.html — http://www.ricoh-imaging.it/it/sistema-k-zoom.html — http://annunci.ebay.it/annunci/fotografia/viterbo-annunci-viterbo/300mm-f4-zeiss-adattabile-canon-nikon-pentax-etc/68937275 – il Sonnar 300 f4 ha un peso che si aggira sui 2kg. Senza SR risulta difficile da usare a mano libera. 😉 Per il resto concordo. Buona luce!
@Luca benvenuto, grazie per il tuo commento e per esserti iscritto tra i followers 😉
Al tuo commento mi limito a rispondere per chiarire.
Quando parlo di obiettivi “datati” non mi riferisco in alcun modo ad aspetti “tecnici” (sono un amante della fotografia, ma non un tecnico…), ma solo ed esclusivamente all’aspetto estetico o di design.
Avrai capito che è quello che più mi interessa nel mio commentare qui, macchine fotografiche piuttosto che altri “oggetti”, e su questo aspetto, credo tu possa convenire che rispetto l’evoluzione del design del corpo macchina in oggetto, il design degli obiettivi, segni decisamente il passo e crei un contrasto negativo.