Che belle foto quel catalogo | Sono rendering
Ormai sono molte le aziende di vario livello, soprattutto nel settore arredamento, che affidano i loro cataloghi e le loro pagine pubblicitarie a studi professionali che si occupano di rendering 3D.
Bisogna riconoscere che la tecnologia e la bravura di questi professionisti, ha raggiunto livelli tali di “replicazione della realtà” (pensiamo anche a quanto ormai siamo abituati a vedere al cinema…), che solo un occhio super-esperto riesce a cogliere in un’immagine, più che la “differenza”, quel particolare magari nella gestione delle ombre e delle luci o nella definizione di un oggetto, che tradisce la sua genesi CG (Computer Graphic).
Così Scavolini, l’azienda leader in Italia nel settore cucine e da due anni scesa in campo in quello dell’arredo bagno, ha affidato le immagini dei suoi più recenti cataloghi, allo Studio Podrini di Milano, per la realizzazione degli allestimenti e delle ambientazioni dei suoi prodotti.
D’altro canto non è difficile comprendere come in questo modo, oltre ad avere un perfetta gestione di ogni elemento – soprattutto le luci che sono fondamentali per il realismo ma anche per il “sapore” dell’immagine finale – si hanno degli enormi vantaggi economici e di tempo, rispetto l’alternativa di ricreare ambienti in grandi spazi, montare prodotto e accessori, ricercare ogni elemento aggiuntivo adatto, eseguire scatti fotografici che verosimilmente dovranno poi essere rivisti e magari post-prodotti.
Anche pagando lautamente questi professionisti del render ( spero per loro sia così 😉 ), certamente il risparmio economico, deve essere notevole.
Aziende come Scavolini poi, hanno il vantaggio di poter fornire tutti i modelli 3D già pronti, dei loro prodotti.
E così scopriamo che la altrettanto nota IKEA, per il suo ultimo catalogo ha realizzato circa il 35% delle immagini in CG e che di tutta la sua sterminata produzione, circa il 75% dei prodotti ha la sua versione 3D a varie risoluzioni, da bassa ad altissima, a seconda degli utilizzi.
Ho scritto “ha realizzato” perché la gestione delle immagini 3D è tutta interna, sia come hardware che come personale addetto.
Insomma, tranne i mobili che ci portiamo a casa (si spera…), tutto o quasi, è ormai virtuale, generato da un computer con un illusorio quanto fantastico, “gioco di prestigio” fatto di soli “bit”…
Se vi interessa approfondire la visione dell’apporto CG per Ikea, potete farlo leggendo (in inglese) questo articolo.
Dall’articolo scopriamo che i primi passi nel CG. Ikea li ha mossi nel già lontano 2004, ma allora e per alcuni degli anni a seguire, non è stato facile il “cambio di mentalità” e la fotografia sembrava sempre la soluzione migliore da diversi punti di vista. Trattandosi di settori interni all’Azienda si erano create ovviamente le fazioni pro e quelle contro.
Le decisioni venute dalla Direzione del Marketing, sciolsero (come è giusto che sia) i “nodi”.
A seguito della decisione e interessante sottolineare come ai fotografi fu chiesto “digitalizzarsi” un po’ di più (almeno a livello di conoscenze), e ai “CG-man” di diventare un po’ più fotografi o quanto meno sfruttare al meglio le conoscenze dei colleghi fotografi, non c’è dubbio infatti che non serve avere solo un “mezzo super-potente e flessibile” per ottenere ottimi risultati…
Qualunque sia il mezzo che utilizziamo dobbiamo conoscere le basi e i rudimenti (meglio qualcosa in più…) del campo in cui ci stiamo applicando.
Chi di voi direbbe che per guidare bene un’auto, o meglio per condurla al meglio soprattutto in situazioni “limite”, non è male conoscere un po di “fisica applicata”? Eppure è così…. perché un gomma perde aderenza e slitta (non è semplicemente “perché piove”)? Perché un’autovettura ad un dato momento non mantiene il raggio di curva impostato?
Ok fine della riflessione erudita. 😉
Alla prossima.
Per i patiti del 3D possiamo anche dire che le immagini Scavolini sono realizzate utilizzando Arion (qui una ricca gallery 3D di interni), mentre Ikea si affida all’arcinoto V-Ray.
Faccio un aggiornamento aggiungendo altre interessanti immagini realizzate da Cover Image che ho “scoperto” attraverso un contatto via mail.
Un altro aggiornamento a cui vale certamente la pena dare un’occhiata…
Si tratta di immagini particolarmente curate quanto a realismo, realizzate da Lunas Visualization Ltd (http://lunas.pro)
Io le trovo decisamente superlative…
Fate un giro sul loro sito, c’è anche dell’altro… 😉
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Molto interessante, Mario. Sono rimasto colpito anch’io quando ho letto – giorni fa – che il 75% delle immagini dei cataloghi IKEA sono realizzate in CGI. Ma, ti chiedo, cosa vuol dire (dalla pagina che anche tu hai linkato – http://www.cgsociety.org/index.php/CGSFeatures/CGSFeatureSpecial/building_3d_with_ikea), che “around 75% of all IKEA’s product images are CG” (quindi le immagini dei prodotti), e “about 35% of all of IKEA Communication’s non-product images are also fully CG” (le immagini di “non prodotti”? Forse le prime sono immagini dei singoli articoli e le seconde le ambientazioni?
Si Antonio, come ho scritto anche qui nel mio articolo, da quando Ikea ha introdotto l’uso del 3D avanzato per la visualizzazione dei propri articoli (singole sedie, tavoli, ecc, ecc…) ad oggi ha praticamente una “banca dati” che copre il 75% del loro prodotto, con risoluzioni che arrivano ai 4k.
Per le immagini di “ambientazione” invece, sono “solo” al 35% di utilizzo CG.
Su questo articolosi è sviluppata una interessante discussione su Linkedin.
Se vi interessa potete seguirla qui:
https://www.linkedin.com/groupItem?view=&gid=4273011&type=member&item=5913226724614639617&commentID=5916198375480389632&report.success=K9_HUSywdXYdPpOQ5LQn4BKmt92rp7A1DkSolnvVyOtB50ziwXJbdR6m8dZr5RqZYfqf-mfEgcn#commentID_5916198375480389632
Ma quindi Ikea fornisce i modelli 3d ai cg artist e loro creano l’ambientazione o fanno tutto i cg artist compresa modellazione dei vari mobili di Ikea tramite disegni 2d forniti dall’azienda?
Michele non ho la certezza matematica di cosa fornisca Ikea ai CG artist.
In ogni caso credo che non ci sia neppure una esatta regola. A volte le Aziende hanno dei file in 3d già pronti e validi, altre volte no.
La stessa Azienda può avere i 3d di alcuni prodotti e di altri no.