Porada Design Award 2013 | I Vincitori
Sono stati resi noti nella giornata di ieri i vincitori dell’ultimo concorso di Design indetto da Porada in collaborazione con Poli.design e ADI.
Queste le immagini dei progetti scelti nelle due categorie: Professionisti e Studenti.
PROFESSIONISTI
STUDENTI
Ora, avendo anch’io partecipato al Concorso, non sarebbe molto elegante fare commenti, mi limito quindi a due notazioni:
- Paiono decisamente più interessanti ed innovativi i progetti degli Studenti rispetto quelli dei Professionisti
- Il progetto 1° Premio dei Professionisti, a mio giudizio desta più di una perplessità su più di un punto, ma per quanto detto prima, non approfondisco. Ognuno può farsi una propria opinione.
E dato che a questo punto, la curiosità sul mio progetto, sarà giunta al parossismo 😉 😀 eccoveloqua:
TA-VOLO
TA-VOLO non è un trasformabile, non è allungabile, non è…
E’ un tavolo! Un tavolo importante, solido, unico, dal design elegante e dinamico. Un design dalle linee tese, ma non spigolose, ricercate ma non ridondanti. Design minimalista, ma non banale.
Ciò che lo caratterizza maggiormente, e che dà la genesi al suo nome, è la linea del piano del tavolo con i suoi spessori differenziati in testa. Da un minimo di 2,5 cm, al punto massimo sul lato opposto di 6,0 cm. Questa scelta genera un linea fortemente dinamica… quasi “aerodinamica”, tale da dare l’impressione di un’ala pronta a spiccare il volo.
La semplicità e l’inclinazione scelta per la linea delle gambe, accentua questa sensazione di leggerezza e di dinamica che non “appoggia” verso il basso, ma si eleva. Di qui “TA-VOLO”.
Le linee tese e arcuate del piano nella sua vista in pianta, fanno si di non bloccare questa dinamica nel semplice e abituale rettangolo. Consentendo comunque di ottenere un piano di appoggio importante di 180×95 cm (nel punto più largo).
Le forme scelte bene si prestano ad una realizzazione in legno massello, soprattutto riguardo il piano. Le gambe potrebbero essere realizzate in materiale diverso: dal legno “ricostruito” al metallo.
Eventuale alternativa per il piano, sempre il metallo (vedi uno dei rendering proposti) o materiale composito di tipo cementizio.
L’unione tra gambe e piano, potrà avvenire utilizzando semplici bulloni metallici che trovano la loro sede filettata inserita nella parte inferiore del piano stesso.
Dal basso del mio non-esser-interior-designer, sono l’unico che trova “Lope” staticamente poco funzionale e stilisticamente or… discutibile?
@stegam, mi ci tiri per i capelli… 😉
Stilisticamente discutibile, ma oggi con “de gustibus” si giustifica tutto, quindi per essere oggettivi, mentre la parte in legno, può avere la sua originalità e piacevolezza, cosa si trova nella parte in alluminio?! (Che peraltro è la parte preponderante) Proprio non saprei…
Un già visto, ma a livello di “mercatone”.
La parte in legno poi, dovrebbe scorrere dentro a quella ina lluminio “come in una busta” (?)
Spero siano stati risolte e presentate in altra tavola (tavola grafica…) le problematiche tecnico-realizzative di tale soluzione.
Se guardo il rendering che ritrae l’oggetto anche dal basso, mi paiono solo due oggetti decisamente distinti e “virtualmente” appoggiati uno all’altro.
Infine, ammesso e non concesso risolto il punto di cui sopra, decisamente discutibile l’accostamento dei due profili di sezione, che nel loro punto di unione creano un orribile scalino sia estetico che “tattile” (sai che gusto quando muovendosi sotto la tavola la gamba ci piglia contro!!)
≈ Hai espresso magnificamente l’idea ≈
ormai rinuncio a capire per cosa si vincono i concorsi…il tavolo dei professionisti è talmente normale e visto e rivisto che non trovo il motivo del concetto di essere di design…sarò io fuori moda???
E certo Valeria non sarò io a liberarti dall’ “angosciante” domanda… 😉
Se poi vuoi fare un commento sulla mia proposta, ben venga (anche fosse di critica…)
@Bariom,
sono d’accordo con te, mi sembra una forzatura l’accostamento proposto, la parte in legno mi piace è molto fine e curata mentre la parte in alluminio mi ricorda una scrivania da ufficio. Insieme non si possono guardare . . .
(Questo è solo un parere personale spero non si sia offeso nessuno)
Io lo avrei proposto solo nella versione legno, non allungabile (lunghezza max 220 x evitare problemi di flessione), puntando tutto sulla leggerezza.
Ciao a tutti
Emanuele
Ciao Emanuele, benvenuto e grazie del commento.
Concordo: la parte in legno è decisamente quella meglio riuscita. Pur accettando la forzatura dell’accostamento quella in metallo richiedeva un design appena appena più studiato.
Complimenti ai progettisti…io avrei votato per il terzo premio,quanto meno un prodotto trasversale che presenta un design accattivante,minimal e al contempo stesso originale per gli spigoli smussati che tanto lo avrebbero banalizzato…..credo che meritasse la vittoria….