CROCEVELA | Progetto di un crocefisso
Questo progetto è stato sviluppato per la partecipazione al Concorso “Tra le Briccole di Venezia” indetto da Riva 1920.
Al di là dei risultati del Concorso (potete vederli qui) ogni progetto ha un valore intrinseco, diversamente non credo ci si prenderebbe la briga di pensarlo, realizzarlo e proporlo. Quindi, oltre che al Concorso lo presento qui al vasto (si fa per dire) pubblico del mio blog.
Relazione concettuale:
CROCEVELA
Ho scelto per questo progetto, il simbolo millenario del Cristianesimo. Simbolo e Religione che ci appartengono per Storia e per Cultura. Simbolo, la Croce, che ha trovato svariate e sublimi interpretazioni nei secoli e rimane elemento fondante, nella sua geometrica semplicità, di moltissime realizzazioni del genio umano ed artistico.
CROCEVELA è un nome che ne indica in qualche modo la forma ed il significato.
Croce perché è ovviamente tale.
Vela per la forma arcuata e protesa in avanti del montante verticale, che assieme alla curvatura, di minore entità, del montante orizzontale, crea appunto una sorta di vela rigonfia e tesa.
La scelta di questa forma arcuata, oltre ad imprimere una forte dinamica ad una forma (la croce) ovviamente rigida, assolve anche ad uno scopo simbolico:
La Croce come Vela, sta ad indicarne la sua funzione di elemento trainante.
Croce come vela della “Barca della Chiesa” (altra simbologia cristiana), come vela nella vita del Cristiano (il Vento è lo Spirito Santo, altra simbologia nota) e nella Vita di Fede.
Una forma comunque dinamica, che aggiunge alle componenti verticali (Dio verso l’Uomo – Uomo verso Dio) e orizzontali (braccia aperte – abbraccio – accoglienza) quella della “spinta in avanti” e “dell’andare verso” (verso l’Uomo – verso l’Altro – nel tempo e nello spazio).
Da realizzarsi in legno massello.
Alla forma essenziale della Croce, si aggiungono la “Gloria” e i “Raggi”.
La Gloria è rappresentata dall’aurea in cristallo fortemente goffrato, che si inserisce tra gli angoli generati dalle due direttrici della croce. Sta ovviamente a significare la trasformazione della Croce da patibolo e strumento di morte, a “strumento di Salvezza”. Gloriosa in quanto resa tale dall’Opera della Resurrezione.
Non a caso è stato ipotizzato un materiale trasparente come il cristallo con una evidente goffratura, che può essere percepito o meno nella sua presenza, a seconda delle angolazioni e dei giochi di luce, a simboleggiare ciò che può essere o meno percepito con gli occhi dell’anima nel guardare appunto una Croce.
I Raggi, che racchiudono e contornano la “Gloria”, da realizzarsi in oro, sono prezioso tributo a ciò che comunque simboleggia la Croce nel Credo Cristiano. Fanno da “corona” all’oggetto nel suo complesso e al contempo, ricordano la Luce, che dalla “Croce Gloriosa”, si estende allo spazio circostante.
veramente stupendo!!
Grazie, troppo buona… e benvenuta tra i followers di questo blog 😉
Se avessi istituito un premio per la tempestività di commento alla pubblicazione di un post, l’avresti certamente vinto. 🙂
hihi!!! grazie!!!! l’ho visto per caso e mi ha colpito! non ho fatto caso che l’avevi appena pubblicato :)!!
donata
Una visione indiscutibilmente inedita – anche a livello di Design
È davvero una meraviglia! Ogni Croce lancia un messaggio uguale ma allo stesso momento diverso. Questa mi ha trasmesso davvero tanta leggerezza, quasi come respirasse. Come quando una persona si riempie i polmoni per sospirare dopo essersi tolta un peso. Dà l’idea che la croce è sì una fatica, ma con Gesù accanto diventa tutto più leggero. Mi sono quasi commossa nel vederla.
Complimenti!
Ps. Ne voglio una in casa!! 🙂
Fiona benvenuta e grazie per il bellissimo commento…
Se riuscirò a trovare un canale per produrla sarai la prima a saperlo 😉