Next kitchen design | Contest 2013
1. FINALITÀ E TEMA
Il concorso ha come oggetto la progettazione di uno spazio cucina, inteso come spazio del vivere domestico e sociale, con caratteristiche di innovazione, originalità e qualità. L’obiettivo è la creazione di un nuovo concept di cucina, adatto al pubblico giovane e agli spazi ristretti delle abitazioni moderne.
Tema del concorso è quindi la progettazione di una mini-cucina componibile innovativa e riproducibile in serie. Le proposte progettuali dovranno definire l’ambiente cucina in tutte le sue componenti, preparazione, contenimento, consumazione,… e dovranno proporre soluzioni innovative per quanto riguarda gli impianti e le attività che possono essere svolte all’interno dell’ambiente cucina.
Partecipa
La partecipazione al concorso è gratuita. Basta inviare alla mail nkdcontest@maga.it o a info@nkdcontest.it entro le ore 24.00 del 16 febbraio 2014:
- – Relazione descrittiva del progetto, costituita da non più di 3 pagine A4, che riporti il titolo e i motivi ispiratori del progetto e del concept in generale
- – n. 2 tavole in formato A2 contenti: Concept generale, schemi e modalità d’uso, disegni tecnici, piante, prospetti, sezioni, particolari di dettaglio e costruttivi, rendering e/o rappresentazioni foto realistiche.
Tutti i documenti e gli elaborati dovranno essere salvati in formato .pdf
E’ fuor di dubbio che il tema e l’opportunità è molto interessante… però ragazzi… i premi, no dico, i premi:
- 1° classificato € 500
- 2° classificato € 300
- 3° classificato € 200
La selezione dei migliori progetti partecipanti saranno esposti nell’ambito del Salone del Mobile 2014 e del Fuorisalone.
E’ questo il valore (e lo stimolo) che si dà alla ricerca creativa!? Cinquecento, dico 500 euro al primo classificato? (Per non parlare del 2° e 3°…) Magari pure lordi?
La principale Azienda coinvolta è la Poggenpohl, che è un’importante azienda produttrice di cucine tedesche, nonché Maga “Associazione Giovani Architetti della Provincia di Milano”, quindi non realtà che non conoscono il valore “delle cose” o di un progetto e che, in fondo, dovrebbero spendersi anche per tutelare e promuovere la creatività come la professionalità…(soprattutto se nascente). Certo non lo si fa, solo attraverso il “vil denaro”, ma è inutile fare i “puri”, questa è una componente che, oltre che sacrosanta, è il primo indicatore visibile del valore che si dà alle “cose” di cui sopra.
Perché poi, per ben figurare e sperare, non è che butti lì due “schizzetti” e non ragioni attentamente su un tema stimolante sì, ma che presenta anche parecchi limiti oggettivi (funzionali, dimensionali, ergonomici. L’inserimento di elettrodomestici dalle dimensioni praticamente standardizzate, ecc, ecc…)
” n. 2 tavole in formato A2 contenti: Concept generale, schemi e modalità d’uso, disegni tecnici, piante, prospetti, sezioni, particolari di dettaglio e costruttivi, rendering e/o rappresentazioni foto realistiche…” io ci metterei anche un prototipo e siamo a posto.
Mah… mi “perplimo”, molto mi “perplimo”… 😦
Non ho parole…! Ma chi ha istituito i premi ha una minima idea di quanto tempo e accuratezza richiede un simile progetto? Come minimo dovevano garantire a tutti e tre i vincitori la messa in produzione e quindi un contratto con aziende del settore vista l’esiguità del premio in danaro.
Ciao Francesca, benvenuta…
Hai decisamente ragione. Peraltro la principale Azienda coinvolta è Poggenpohl, una delle più note aziende produttrici di cucine tedesche e MAGA Associazione giovani Architetti di Milano, quindi non la “Bocciofila Associazione Amanti della bella e buona Cucina” di Roccacannuccia (con tutto il rispetto delle Bocciofile e per gli eventuali abitanti di Roccacannuccia).
Poi di tutti i progetti premiati e non che ne sarà?… Un bel modo per razzolare idee a km (e costo) zero 😉
Già dato…e poi ti trovi il tuo prodotto (studiato e sudato) al Salone del Mobile con il nome di qualcun’altro e non puoi proferir parola…
va beh… ormai non sono nemmeno più giovane…quindi largo ai giovani talenti e con tanta volontà…:))))))
Dai Simona, raccontaci qualche particolare in più… 😉