Cappella Gentilizia Famiglia Perrella | La prima volta di Pininfarina
Lo scorso 23 Giugno 2013 è stata inaugurata con una Celebrazione Liturgica presieduta dall’Arcivescovo di Teano-Calvi, la Cappella Gentilizia della Famiglia Perella. Tra le varie singolarità di questa cappella, vi è quella di non poco rilievo, del progettista dell’opera: lo Studio di Design PININFARINA di Torino. Pininfarina non abbia bisogno di alcuna presentazione, ma certo sorprende non vedere il suo Team alle prese con un seducente autovettura o qualche altro oggetto di alto Design, anche se per la verità, qualcosa traspare in quest’edificio che pure è tutt’altro. chiesa
La cappella, a pianta ellittica, ha un ingresso principale a ovest dal quale si giunge attraverso un viale alberato e un ingresso secondario rivolto a est. chiesa

Rendering del complesso dall’alto
L’involucro esterno, retto da un reticolo di travi in acciaio zincato è reso lucente da una copertura opaca di lamiere sagomate. Si eleva dal piano di calpestio del sagrato grazie ad un bassa vetratura perimetrale che a sua volta sembra poggiare su di un ristretto specchio d’acqua che ricalca il perimetro e la sagoma esterna della copertura. La bassa vetratura e l’acqua all’esterno, creano all’interno della Cappella un delicato gioco di luci e di riflessi, richiamando al contempo, il significato profondo e simbolico del prezioso elemento: l’acqua fonte di Vita, l’acqua del Battesimo, fonte di Vita del Cristiano.
Grande rilievo è dato comunque alla luce naturale che dall’esterno illumina l’interno. Un’estesa vetrata congiunge fisicamente e simbolicamente l’ingresso principale alla torre campanaria, quindi al cielo. chiesa

Il lucernario dall’ingresso “al cielo”
La cappella è inserita all’interno del parco privato della famiglia Perrella che si estende su un ampio territorio collinoso coperto da boschi.
Si è scritto parecchio sulla riuscita integrazione tra l’edificio e la natura circostante, cercando un’analogia tra le forma molto dinamiche della Cappella e il territorio.
Personalmente non vedo grandi analogie o similitudini, ciò non di meno non vedo neppure una “forzatura” o una forte dissonanza. Probabilmente viene dalla purezza e dalla forma che ha in sé l’ “oggetto” che può ricordare la chiglia di una nave rovesciata, una conchiglia, uno strumento musicale o tornando alla “nave” quasi un’ “astronave”, cioè qualcosa disceso dal Cielo e che al Cielo potrebbe portare… O una tenda, la Shekhinah di Dio (di ebraica memoria) presenza “visibile” e dimora tra gli uomini.
PININFARINA a progettato anche tutti gli arredi interni: l’altare, la croce con tabernacolo, l’acquasantiera di ingresso e il fonte battesimale, l’organo, le sedie per i celebranti, l’ambone e il leggio sull’altare.
Una critica mi sento di muoverla alla scelta di non innalzare la parte dedicata al presbiterio e all’altare.
Oltre a non beneficiarne la visibilità, soprattutto per chi siede più lontano, non si fa alcun distinguo tra la zona dedicata all’assemblea e quella dedicata all’Ufficio e alle “cose sante”. Zona che rimanda al Sancta Sanctorum di “antica memoria”. Vero che qui il tabernacolo non è in vista posto alle spalle dell’altare, scelta opinabile ma praticabile, ma resta il fatto che durante la Liturgia vi è e vi deve essere un spazio ben delimitato per i Celebranti e i Ministri e che rimane (o dovrebbe rimanere) interdetto ad altri (secondo quanto previsto anche dal Diritto Canonico).
Seppure è tramontato il tempo delle “balaustre”, il senso e il segno di questa differenziazione rimane e dovrebbe essere in qualche modo evidenziato…
Perche i “segni” educano e istruiscono.
Ritengo doveroso anche sottolineare come il committente, l’imprenditore del mobile Raffaele Perrella, per essere certo che la bellezza del luogo non vada persa nel tempo, ha vincolato l’intero parco privato, un’area boschiva, circondata da colline, di circa quaranta ettari, alla inedificabilità assoluta e soprattutto seppur l’intero luogo è appunto proprietà privata, lo abbia lasciato aperto al pubblico e ai fedeli che possono così goderne i benefici.
IMMAGINI RENDERIG (Personalmente preferisco di gran lunga questa livrea immacolata a quella finale in acciaio)
GLI INTERNI
FOTO ESTERNI
Magari non è integrata con l’ambiente ma a casa propria ognuno è libero di avere quello che vuole….
Quindi giudizio critico?