DEISIGN 2012 | Il progetto premiato
Ecco il Progetto vincitore del concorso DEISIGN 2012 indetto dalla Fondazione San Michele di Cuneo e che aveva per tema: L’ostensorio per l’Adorazione Eucaristica.
Il progetto e opera del designer Alessandro Canepa che così illustra il suo lavoro:
L’ostensorio per l’adorazione Eucaristica Simbolo di Dio Trinità, Tre anelli delineano la figura della Croce a rappresentare il Sacrificio di Gesù. “L’alleggerimento” formale della parte superiore dell’Ostensorio evidenzia l’anello centrale, ove risiede il Corpo di Cristo catturando lo sguardo e l’attenzione dei fedeli. Il “peso”, convogliato nella parte inferiore dell’Ostensorio, offre maggiore stabilità mentre una presa sicura e maneggevole è garantita dalla presenza di “12 solchi”. Questi a simboleggiare il Sangue di Gesù versato sulla Croce e, al tempo stesso, i Dodici Apostoli.
Personalmente devo riconoscere che l’estrema sintesi formale individuata a significare concetti così pregnanti, è notevole e degna di nota, anche perché si traduce in una forma estremamente elegante. Forse sin troppo semplice e sintetica rispetto alla comune visone che si ha di un oggetto come questo e alla sua “destinazione d’uso” (se mi è concesso il termine), in questo bisogna riconoscere anche un particolare “coraggio” della giuria nella sua scelta.
Quello che credo possa venire a mancare è il concetto della “Gloria”, della Maestosità e della Potenza di questa Gloria (Gloria, Maestosità e Potenza di Dio ovviamente) che comunque risiedono – per il credente – in questo umile segno che è la particola Eucaristica, simbolo e sostanza di Cristo stesso – Re dell’Universo.
Al tempo stesso ciò che normalmente si è abituati a vedere in un ostensorio, come “aurea” attorno alla particola stessa (tradotto in variegati raggi o “ali” o comunque protendersi formale del contenitore centrale), ha la funzione e il vantaggio di aiutare colui che esercita l’Adorazione Eucaristica stessa, a focalizzare, visualizzare e percepire anche da lunga distanza – pensiamo a chiese molto vaste – l’ostensorio stesso. In questo a mio modestissimo parere, il progetto vincitore, mostra un limite.
Per quanto riguarda la “potenza e maestosità” potremmo ritrovarle nella parte inferiore del fusto, più grosso e ben “piantato” sull’altare. Quello che mi piace di più è il sangue, le scanalature lungo i fusto sono super!! Anche la trinità non mi dispiace affatto.. se avesse pensato a dei raggi attorno al “corpo” a mio avviso avrebbe si aiutato la percezione da lunghe distanze ma anche sporcato la pulizia delle tre componenti. Bel lavoro.
Sono perfettamente d’accordo con te Daniele.
Infatti il mio “appunto” guardava ad un approccio più generale del progetto, non certo ad aggiunte o “sporcature” di un oggetto che non può che rimanere come è, nella sua perfetta sintesi ed essenzialità.